Le tigelle emiliane, dette anche crescentine, sono delle focaccine tipiche modenesi che sostituiscono perfettamente il pane. Anzi, se accompagnate a salumi e formaggi sono davvero la fine del mondo.
L’impasto è facile e veloce. Infatti basteranno meno di due ore per la lievitazione. La cottura, se come noi non avete la tigelliera, si può benissimo fare su una padella con fondo spesso e antiaderente e utilizzare anche un’altra più piccola padella (o altro) per incidere la pressione necessaria.
Farina, lievito e latte. Quest’ultimo conferisce alla tigella un sapore delicato leggermente diverso dal pane.
Non le avevamo mai assaggiate ma al primo morso ci hanno subito conquistate. Buone, soffici e delicate. Da provare con il prosciutto crudo o mortadella. Accompagnato da un bel bicchiere di vino, è l’aperitivo perfetto in Emilia Romagna e non solo.
Ingredienti:
Procedimento:
- Setacciare la farina
- Aggiungerci il lievito secco
- Versare poco alla volta il latte intiepidito
- Mescolare fino a quando non si sia assorbito quasi tutto il latte
- Adesso aggiungere il sale ed infine l’olio
- Fare le pieghe del pane e lasciare a lievitare per almeno un’ora o fino al raddoppio del volume ben coperta da pellicola trasparente (date le basse temperature in inverno, per i primi dieci minuti abbiamo tenuto vicino ad una debole fonte di calore così da attivare la lievitazione)
- L’impasto risulterà abbassanza modellabile
- Stenderlo lasciando uno spessore di circa 1 cm ed ottenere delle circonferenze con un coppa pasta da circa 9 cm di diametro
- Lascaldare la padella almeno 3 minuti prima
- Oliarla leggermente con un tovagliolo e disporre poco alla volta le tirelle
- Coprirle con un foglio di carta da forno e sopra poggiare una padella più piccola che faccia da peso sopra (se avete la tigelliera usatela!)
- A fuoco medio basso fare cuocere le tirelle per qualche minuto da entrambe le parti
- Tagliarle in due e farcirle con i salumi che si preferiscono